Sunday, March 19, 2006

Quando non servono parole

Quando non servono parole bastano gli sguardi per capirsi.
Perchè c'è armonia, empatia, telepatia.
Amore, forse talvolta.

Quando non servono parole è necessario il silenzio.
Perché il silenzio ci unisce agli altri, diventa uno spazio che ci accoglie nella comunione dei sentimenti. Perché il silenzio ci unisce al cuore come alla ragione, diventa uno spazio che ci accoglie nell'isolamento della riflessione. Uno spazio vuoto, spazzato da un dolore che ingoia le lacrime. Uno spazio pieno, stracolmo di una gioia che fa spuntare le lacrime.
Comprensione, forse talvolta.

Quando non servono parole ci si è già detti tutto.
Perché c'è disarmonia, lacerazione, incomunicabilità.
Insofferenza, forse talvolta.

Quando non servono parole non c'è niente da dire.
E non c'è niente da dire.

Ho visto colloqui muti.

Fra gente che si abbracciava.
Fra gente che si accarezzava.
Fra gente che si stringeva la mano.

Quando non servono parole parlano le emozioni.

Fra gente che si stava voltando le spalle.
Fra gente che camminava accanto guardando in direzioni diverse.
Fra gente che non è riuscita neppure a dirsi addio.

Quando non servono le parole anche le emozioni non parlano.

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