Friday, September 15, 2006

La guerra di Lily


Lily guardò meglio attorno a sé e vide che luce e tenebre si fronteggiavano, come sempre. Come due eserciti sul campo di battaglia. Dai continui scontri dei due eserciti usciva fuori il mondo reale, ora luminoso, ora tenebroso, a seconda di quale dei due eserciti prevaleva. Lily si ritrovò a volare tra Luce e Ombra, le Signore che scrivevano la Storia dell'Umanità sull'Alibro.
Questi erano i pensieri della Luna che stava per tornare. Intanto la precedeva il Tramonto. E il cielo era di fuoco, l'elemento della Guerra. Il Sole spargeva il suo sangue nel cielo. Presto il giorno avrebbe trovato la fine, trafitto dagli ultimi raggi. E la luce si sarebbe spenta in ferite mortali. Un sacrificio necessario per il ritorno della Luna.
Lily chiuse gli occhi, mentre l'Alibro girava le pagine più veloce del passo di chi sta tornando verso casa, più veloce dei lampi di fari sul cielo d'asfalto.
Lily volava nella sera che stava calando. Sentiva l'odore della stanchezza. Cos'era la Guerra? E cos'era la stanchezza? Lily poteva solo immaginarlo.
E si chiese ancora: «Chissà se ha senso immaginare anche la stanchezza della Guerra?»
Poi Lily si trovò in mezzo a quello che sembrava un terrificante temporale. Un temporale assassino, dove le urla delle vittime squarciavano l'aria all'unisono con i tuoni. Dove l'odore della disperazione non si distingueva dall'odore del sangue. Lily respirava la polvere delle macerie e delle ossa. Ma Lily non avrebbe mai voluto immaginare un temporale. Quindi quella era la Guerra. Lily avrebbe voluto che il suo ciuffo sventolasse come una bandiera bianca, ma non riusciva ad alzarlo. Avrebbe voluto aprire gli occhi, ma non riusciva ad aprirli. L'Odio era una colla che attaccava l'aria. Si poteva solo riempirsene i polmoni. Non aveva valore il libero arbitrio. La storia della Guerra si scriveva da sola.
E l'incubo della Guerra sembrava infinito.
Poi il clamore fece silenzio. Un silenzio desolante. Un silenzio disumano. Era il silenzio della morte. E nel silenzio apparve la stanchezza. La polvere si abbassò coprendo ogni cosa che prima si agitava. La disperazione soffocò ogni voce. Le ferite che sgorgavano si seccarono in cicatrici. La stanchezza era morte, più della Morte. Anche le Signore che scrivevano la Storia deposero i loro pennini nei calamai, come spade nel fodero.
Anche l'Odio non si incollava sulla stanchezza.
E Lily riuscì ad aprire gli occhi.
Lily tremava e l'Alibro si chiuse. Le stelle dei suoi occhi brillavano come lucciole sul prato. Una carezza le passò veloce sulla testa. E non era un soffio di brezza. Era la Luna, che era appena arrivata nel cielo della notte, qualche metro più su del cielo d'asfalto.

Lily ha trovato una pace. Ma per trovare la Pace, dovrebbe volare ancora. E solo le vostre storie possono farla volare. Perché Lily vive di questo e per questo.
E allora raccontate ancora una storia per Lily...

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Lily pensò allora che la Pace era una calda coperta che andava stesa sui cuori infreddoliti degli uomini.
E volò in alto, perchè ne vide una al limitar del cielo.
Era fatta di piccole fiamme che col tempo stavano perdendo la loro luce.
L'Alibro si aprì e le pagine si misero a girare velocemente.
Lily voleva sapere qual'era il destino delle Stelle.
Sentiva che era legato
da un filo dorato
al cielo d'asfalto
che ricopriva il prato.

2:14 AM  

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