Lily nel secondo giorno
«Dove l'asfalto che ricopre il suo prato è un paradiso, perché gli uomini stanno ancora sognando.
Negli angoli più nascosti delle menti, nei più reconditi anfratti dei cuori più chiusi, l'amore resiste. Quell'amore ormai bistrattato, reciso e schiacciato continua a volere il suo spazio, sempre più esiguo. Ma nonostante non sia spesso visibile, l'Amore sopravvive a tutto, anche ai tentativi continui degli uomini che non lo sanno più provare, dimostrare e ricambiare.»
Lily volava. Sì, volava! Era il mattino del suo secondo giorno e il sole non si vedeva, ma si poteva immaginare ancora appena tiepido e spuntato in cielo da neppure sessanta minuti. Lily volava ad occhi chiusi sull'orizzonte dei sogni e leggeva sulle nubi, cariche di speranze, proprio queste parole.
Lily non sapeva cos'era l'amore. Era forse la luce della luna che, ostinata, ti si posa sulla testa, mentre il colore del mondo è alterato dall'illuminazione artificiale dei lampioni stradali. Un mondo diffusamente arancio, senza sfumature, senza variabilità. Un mondo che si dilegua nella piatta alienazione. Lily cercava d'immaginare l'amore e sentiva volare le farfalle nella pancia. E le farfalle l'alzavano più di quanto poteva fare l'Alibro da solo. I piedi erano sempre più lontano da terra. La testa toccava le nuvole, che ad occhi chiusi poteva immaginare. Il ciuffo rosso le bucava, scomparendo. Lily ebbe la sensazione di poter appoggiare la testa sulla spalla del cielo, senza doversi più preoccupare di niente. Non era il cielo a proteggerla, era l'amore. Era dunque questo l'amore? Era un sogno da cui non ci si sarebbe voluti mai svegliare. Era la sensazione di non essere più soli nel mondo. Era una forza vitale che si univa e sembrava poter cambiare la storia del mondo. Se era un sogno era un'illusione. Se era un'illusione poteva dissoversi.
Un fiore viola sbocciò all'improvviso e a tradimento, con i suoi petali, schiacciò a terra tutte le farfalle. Lily aprì gli occhi. E si trovò seduta sul suo prato, nonostante che l'alibro stesse svoltando ancora le sue pagine. Il fiore viola profumava di Delusione, e questo era anche il suo nome. Lily chiuse gli occhi ancora una volta, appena in tempo per vedere le farfalle che risalivano nel cielo. E scomparivano tra le nuvole.
L'amore poteva tornare, si era soltanto allontanato. Lassù da qualche parte.
Lily si promise che avrebbe riprovato ad immaginarlo.
Intanto i tuoni del cielo d'asfalto non le permettevano neppure di ascoltare il proprio respiro. Tutto quel correre sopra di lei non era la vita del mondo. Perché della vita si ascolta il respiro, non il rumore della corsa.
Il rumore degli eserciti è quasi un silenzio. La voce è il respiro dei disertori.
Questo Lily non poteva ancora immaginarlo. Ma Lily poteva volare. In un'inconsapevole libertà.
Soltanto la libertà è un paradiso eterno. Tutto il resto cela sempre una strada che riporta all'inferno.
Raccontate a Lily una storia, per amore della libertà. Lily vive per questo e di questo. Soltanto così Lily può volare.
Negli angoli più nascosti delle menti, nei più reconditi anfratti dei cuori più chiusi, l'amore resiste. Quell'amore ormai bistrattato, reciso e schiacciato continua a volere il suo spazio, sempre più esiguo. Ma nonostante non sia spesso visibile, l'Amore sopravvive a tutto, anche ai tentativi continui degli uomini che non lo sanno più provare, dimostrare e ricambiare.»
Lily volava. Sì, volava! Era il mattino del suo secondo giorno e il sole non si vedeva, ma si poteva immaginare ancora appena tiepido e spuntato in cielo da neppure sessanta minuti. Lily volava ad occhi chiusi sull'orizzonte dei sogni e leggeva sulle nubi, cariche di speranze, proprio queste parole.
Lily non sapeva cos'era l'amore. Era forse la luce della luna che, ostinata, ti si posa sulla testa, mentre il colore del mondo è alterato dall'illuminazione artificiale dei lampioni stradali. Un mondo diffusamente arancio, senza sfumature, senza variabilità. Un mondo che si dilegua nella piatta alienazione. Lily cercava d'immaginare l'amore e sentiva volare le farfalle nella pancia. E le farfalle l'alzavano più di quanto poteva fare l'Alibro da solo. I piedi erano sempre più lontano da terra. La testa toccava le nuvole, che ad occhi chiusi poteva immaginare. Il ciuffo rosso le bucava, scomparendo. Lily ebbe la sensazione di poter appoggiare la testa sulla spalla del cielo, senza doversi più preoccupare di niente. Non era il cielo a proteggerla, era l'amore. Era dunque questo l'amore? Era un sogno da cui non ci si sarebbe voluti mai svegliare. Era la sensazione di non essere più soli nel mondo. Era una forza vitale che si univa e sembrava poter cambiare la storia del mondo. Se era un sogno era un'illusione. Se era un'illusione poteva dissoversi.
Un fiore viola sbocciò all'improvviso e a tradimento, con i suoi petali, schiacciò a terra tutte le farfalle. Lily aprì gli occhi. E si trovò seduta sul suo prato, nonostante che l'alibro stesse svoltando ancora le sue pagine. Il fiore viola profumava di Delusione, e questo era anche il suo nome. Lily chiuse gli occhi ancora una volta, appena in tempo per vedere le farfalle che risalivano nel cielo. E scomparivano tra le nuvole.
L'amore poteva tornare, si era soltanto allontanato. Lassù da qualche parte.
Lily si promise che avrebbe riprovato ad immaginarlo.
Intanto i tuoni del cielo d'asfalto non le permettevano neppure di ascoltare il proprio respiro. Tutto quel correre sopra di lei non era la vita del mondo. Perché della vita si ascolta il respiro, non il rumore della corsa.
Il rumore degli eserciti è quasi un silenzio. La voce è il respiro dei disertori.
Questo Lily non poteva ancora immaginarlo. Ma Lily poteva volare. In un'inconsapevole libertà.
Soltanto la libertà è un paradiso eterno. Tutto il resto cela sempre una strada che riporta all'inferno.
Raccontate a Lily una storia, per amore della libertà. Lily vive per questo e di questo. Soltanto così Lily può volare.
1 Comments:
Lily guardò meglio attorno a sè e vide che luce e tenebre si fronteggiavano, come sempre, come due eserciti sul campo di battaglia. Dai continui scontri dei due eserciti usciva fuori il mondo reale, ora luminoso, ora tenebroso, a seconda di quale dei due eserciti prevaleva. Lily si ritrovò a volare tra Luce e Ombra, le Signore che scrivevano la Storia dell'Umanità sull'Alibro.
Libertà era ancora lontana, ma già all'orizzonte si vedevano le sue ancelle: Equanimità, Positività e Spregiudicatezza. Giù sulla Terra Luce ed Ombra si affannano a disegnar il mondo reale. Su nel cielo un Corteo Celeste si annuncia, Lily sorride...c'è Speranza.
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