Sunday, September 24, 2006

La deriva del tramonto



«Quando si vive nel sogno, ci si lascia cullare dalle sue dolci onde, senza rendersi conto che si sta andando alla deriva e spesso, quando ce ne rendiamo conto, lo facciamo troppo tardi e ci si trova in mare aperto. Non ci sono più sponde verso cui navigare, in qualsiasi direzione si guardi, e non si riesce a decidere dove andare, con la paura di non toccare più la dura e rassicurante terra.»
Questa era l'insospettabile saggezza di una paperella rossa.
Che neppure parlava perché Lily l'ascoltasse. Parlava perché era l'ora del tramonto e non era possibile frenare i pensieri. Sotto quel cielo che sembrava espandere in superficie il proprio immenso cuore. I pensieri e le parole si lasciavano trasportare dalla corrente. Era aria che muoveva le nubi alla velocità del sangue. E i pensieri non facevano altro che nascere, per poi andare verso il cuore del cielo. E Lily si trovò a volare senza aspettarselo. Non aveva sentito l'Alibro che si apriva. Non si era accorta che era arrivata una storia. E forse neppure c'era davvero una storia. Sembravano soltanto pensieri che giravano. Insieme alle pagine. Allora Lily chiuse gli occhi. E la deriva era lì ad aspettarla. E cos'era la deriva c'era solo da immaginarlo. Ma toccare la terra in quel momento non le importava. Era bello lasciarsi trasportare. Dove stava andando poco importava. Sarebbe rimasta anche per sempre tra le onde. Perché le onde la cullavano. E non aveva da fare niente lì in mezzo al mare. La terra era dura. E neppure troppo rassicurante. Perché alla deriva in mezzo al mare ci si aspetta l'arrivo degli squali. E anche se poi ci mangiano possiamo prepararci al ruolo di cibo, accettarlo come un destino. Ma gli squali che ti mangiano sulla terra, ti mangiano a sorpresa. Un minuto prima ci sei, un minuto dopo la tua esistenza è annullata. E tutto quello che avresti voluto saprisce. Con te.
La deriva era dolce. Il mare era liquido amniotico. E tutto sembrava dover ancora iniziare. Mentre il giorno finiva e arrivava la notte.

C'è una storia che vuole far volare Lily insieme alle civette? Soltanto voi potete saperlo...

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Il mare cullava dolcemente Lyli e Lyli chiuse gli occhi, ma qualcosa la riportò alla realtà. Un gabbiano dalle piume argentate planò sulla sua testa in cerchi sempre più piccoli e vicini, fino a sfiorarla. " L'Acqua del Mondo ti ha cullato fra le sue braccia e hai potuto godere dei suoi benefici flutti. Ora è arrivato il tuo Tempo." Alle parole del Gabbiano si unì un canto di Sirene:" Vola in alto dolce Lyli,gocce dell'Acqua del Mondo, dall'Alibro sulla Terra cadranno e nuove messi dorate nasceranno".
Lyli riprese a volare con fatica sotto il peso dell'Alibro intriso dell'Acqua del Mondo.

2:34 AM  

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