Tuesday, April 18, 2006

Le parole di Alberto

La verità è sulla bocca degli stolti.
Molto di più che su quella dei bambini. Che non sono poi così ingenui come li si vorrebbe.

Alberto è il matto del villaggio. Almeno così credono i più.
E' grosso, bianco e rosso. Veste sgargianti camicie. I piedi gli svoltano all'esterno anche quando non fa un passo. Con le mani dietro le spalle, si dondola e osserva chi gli passa vicino, girando la testa e seguendolo con gli occhi finché non scompare dall'orizzonte della piazza.
Perché Alberto abita in una piazza di questo stesso mio paese. La prima che si trova arrivando da Firenze.
Alberto avrebbe anche una casa, ed ha senso dirlo soltanto perché nella casa c'è un letto su cui Alberto dorme quando è notte fonda. Per tutto il resto del tempo Aberto abita nella piazza.

Alberto ha sempre qualcosa da dire, perché c'è sempre qualche scemo che lo fa parlare. Per ridergli dietro. Invece dovrebbero ascoltarlo. Ma questi non sospettano quanto le parole siano importanti.
Alberto ha dei valori puri. E non ha inibizioni. E spesso dà risposte che sembrano domande. Ma sono risposte.
Alberto si altera e urla dalla piazza le sue parole al mondo.

«ALBERTO PORTIERE DELL'AZIENDA SANITARIA LOCALE , 520 € AL MESE.
BUFFON PORTIERE DELLA JUVENTUS, 52000 € AL MESE.
SIAMO O NON SIAMO PORTIERI TUTTI E DUE?
ALLORA NON E' VERO CHE AL MONDO SIAMO TUTTI UGUALI.
C'E' CHI FA LA SPESA AL DISCOUNT E CHI ENTRA IN GASTRONOMIA TUTTI I GIORNI!!!»

«BUONGIORNO SIGNOR PASTICCERE, QUELLA BRIOCHE CHE MI HA OFFERTO STAMANI LA PRENDEREI ADESSO. STAMANI NON AVEVO FAME E ORA SI'. ALBERTO ADOTTA IL CONSUMO CONSAPEVOLE.»

«CHI HA VINTO, HA VINTO. CHI HA PERSO, HA PERSO E SI ALZA DAL TAVOLO. NON E' COSI' ANCHE QUANDO SI GIOCA A BRISCOLA?»

Urla forte, Alberto, a te è concesso.
C'è qualcuno che ti ascolta.
E che non ride. Non ride per niente.