Capita che una mattina ti alzi più rimbambito del solito.
E capita che una doccia fredda ti dia l'illusione di esserti svegliato davvero.
Quindi procedi a zigzag verso la cucina, accendi la caffettiera, estrai burro e yogurt dal frigo e mentre aspetti che il tutto si scaldi,ti versi un bicchiere di succo d'arancia.
E capita che decidi nell'attesa di accendere il computer per guardare le ultime notizie.
Quindi torni a zigzagare verso la scrivania e appoggi il bicchiere da qualche parte.
E allora capita che, mentre stai digitando, tiri una gomitata al bicchiere.
E capisci che non eri poi tanto sveglio, visto che l'hai messo in una posizione pericolosa. E osservi il succo che cola sulla tastiera, mugugnando imprecazioni sconnesse. E cerchi di salvare il salvabile col primo straccio che ti capita sottomano.
E ti chiedi cosa succederà sotto i tasti dove è colato il succo che non hai potuto asciugare.
E cosa succede sotto i tasti è che cominciano a formarsi delle bolle, che salgono nel monitor per qualche incomprensibile fenomeno. Così Lily si trova a fluttuare dentro lo schermo quadrato, con l'Alibro che la tiene sospesa nella virtualità. L'Alibro l'avvicina e l'allontana alla lastra di vetro fino a sbatterci il naso. Ma un naso fatto di pixel non fa male. E Lily continua a sorridere, in un ciclo infinito di una storia infinita. Come questa vorrebbe essere.
E stavolta di quello che è accaduto resta una traccia, su questo blog, che non è fatta di sole parole. Ma la virtualità non è per Lily. Perché Lily vive, davvero. In un mondo non virtuale. Ma di fantasia. Che non è la stessa cosa.
E Lily, lo sapete... aspetta una storia... per uscire dal mondo virtuale e entrare in quello che soltanto voi potete farle conoscere...